Per l'interdittiva antimafia da parte della prefettura è sufficiente la prova del rischio di infiltrazione secondo il criterio del "più probabile che non"
Pubblicato il 22/09/23 08:35 [Doc.12412]
di Redazione IL CASO.it


di Claudio Costanzi, Avvocato | General Counsel Gruppo Mattioda

 

Cons. Stato, sez. III, sent. 18 settembre 2023, n. 8395

Con un'approfondita pronuncia, il Consiglio di Stato ha chiarito che la prova del rischio di infiltrazione ai fini dell'adozione delle interdittive previste dal Codice Antimafia deve essere valutato induttivamente, sulla base del compendio di elementi acquisiti, secondo un ragionamento di tipo probabilistico declinato con il criterio civilistico del “più probabile che non”, senza attingere al ben più gravoso standard dell’ "oltre ogni ragionevole dubbio".

Commento la sentenza per il Foro qui

In allegato la decisione del Consiglio di Stato


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