La Corte di giustizia condanna il Regno Unito a una somma forfettaria di 32 milioni di euro per non aver vietato l'uso di carburante marcato
Pubblicato il 04/10/23 00:00 [Doc.12444]
di Corte di giustizia dell'Unione europea - UE


Sentenza della Corte nella causa C-692/20 | Commissione/Regno Unito (Marcatura fiscale dei gasoli)

Il Regno Unito si è conformato alla sentenza che ha accertato il primo inadempimento solo in corso di causa, e questo è avvenuto dopo un periodo di quasi tre anni Con sentenza del 17 ottobre 2018 1 , la Corte di giustizia ha dichiarato che il Regno Unito, autorizzando l'utilizzo di carburante marcato (mediante l'aggiunta di un colorante) per la propulsione di imbarcazioni private da diporto, anche quando tale carburante era soggetto alla normale aliquota d’imposta, ha violato il diritto dell'Unione. Infatti, secondo una direttiva dell'Unione 2 , la marcatura fiscale mira a facilitare l'identificazione del gasolio non soggetto alla normale aliquota d’imposta, come quello delle imbarcazioni commerciali. Tale obiettivo non può essere conseguito se la marcatura può essere utilizzata anche per il gasolio destinato ad usi soggetti all’aliquota normale d’imposta, come quello impiegato per la propulsione di imbarcazioni private da diporto. La Commissione ha inviato una lettera di diffida al Regno Unito invitandolo a presentare le sue osservazioni in merito all'esecuzione della sentenza di accertamento del primo inadempimento e, a tal fine, gli ha impartito un termine di risposta di quattro mesi a decorrere dalla ricezione di tale lettera, vale a dire entro il 15 settembre 2020. A tale data, questo Stato era già receduto dall’Unione. Nondimeno, il diritto dell'Unione e pertanto la direttiva in questione si applicavano ancora nel Regno Unito nel suo complesso durante il periodo transitorio, che veniva a scadenza solo il 31 dicembre 2020. Dal 1º gennaio 2021 il diritto dell'Unione è applicabile a tale Stato solo per quanto riguarda l'Irlanda del Nord. La Commissione, ritenendo che il Regno Unito non avesse adottato le misure necessarie per conformarsi, in tempo utile, alla sentenza di accertamento del primo inadempimento, il 21 dicembre 2020 ha proposto dinanzi alla Corte un secondo ricorso per inadempimento contro tale Stato chiedendo, da un lato, di dichiarare che quest'ultimo era venuto meno al suo obbligo di conformarsi a detta sentenza e, dall'altro, di infliggergli talune sanzioni pecuniarie, e precisamente una penalità giornaliera e una somma forfettaria. Poiché, a partire dal 1º ottobre 2021, l'utilizzo di carburante marcato per la propulsione di imbarcazioni private da diporto è vietato in Irlanda del Nord, la Commissione ha rinunciato alla sua domanda di imporre una penalità giornaliera al Regno Unito. Per contro, essa ha mantenuto la sua domanda diretta alla condanna di tale Stato al pagamento di una somma forfettaria.


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