Il lavoro analizza gli effetti sulle imprese italiane delle strozzature delle catene globali del valore che si sono manifestate dalla prima metà del 2021, con la ripresa economica successiva alla pandemia. Si utilizzano sia le indagini condotte dalla Banca d'Italia (Invind e Sondtel) sia i dati doganali; le prime contengono domande specifiche sulla difficoltà a reperire beni intermedi, i secondi consentono di calcolare la quota delle importazioni rispetto al fatturato, una proxy dell'esposizione alle catene globali del valore.

Nel complesso i risultati suggeriscono che, nonostante la presenza di vincoli dal lato dell'offerta, i problemi di approvvigionamento di input produttivi hanno rispecchiato in maniera preponderante un aumento della domanda. Infatti, le imprese con problemi di acquisizione degli input intermedi hanno avuto nel 2021 una crescita del fatturato e delle ore lavorate maggiore rispetto alle altre. Inoltre, in media tra il 2019 e il 2021 le esportazioni delle aziende con una più alta dipendenza dalle catene produttive globali sono cresciute di più di quelle delle imprese meno integrate.