Secondo l'Avvocato generale Pitruzzella, la sentenza del Tribunale sui "tax ruling" adottati dall'Irlanda nei confronti di Apple va annullata
Pubblicato il 14/11/23 00:00 [Doc.12602]
di Corte di giustizia dell'Unione europea - UE


Conclusioni dell’avvocato generale nella causa C-465/20 P | Commissione/ Irlanda e.a.

Il «ruling fiscale» consente alle imprese di ottenere dall’amministrazione tributaria una decisione anticipata sul trattamento fiscale al quale saranno assoggettate. Nel 1991 e nel 2007 l’Irlanda ha emesso due ruling fiscali nei confronti di due società del gruppo Apple (Apple Sales International - ASI e Apple Operations Europe -AOE), costituite in base al diritto irlandese, ma non fiscalmente residenti in Irlanda. I ruling approvavano il metodo con cui ASI e AOE proponevano di determinare gli utili imponibili in Irlanda derivanti dalle attività delle loro succursali irlandesi. Nel 2016 la Commissione europea ha ritenuto che i ruling fiscali, nell’escludere dall’imponibile gli utili derivanti dall’utilizzazione delle licenze di proprietà intellettuale detenute da ASI e AOE, avessero conferito a tali società, tra il 1991 e il 2014, un aiuto di Stato illegale e incompatibile con il mercato interno di cui aveva beneficiato il gruppo Apple nel suo complesso e ha ingiunto all’Irlanda di procedere al suo recupero. Nel 2020, adito dall’Irlanda e da ASI e AOE, il Tribunale dell’Unione ha annullato la decisione della Commissione, ritenendo che quest’ultima non avesse dimostrato l'esistenza di un vantaggio derivante dall’adozione dei ruling fiscali1 . La Commissione si rivolge alla Corte di Giustizia per ottenere l’annullamento della sentenza del Tribunale. Nelle sue conclusioni, l’Avvocato generale Giovanni Pitruzzella suggerisce alla Corte di annullare la sentenza e di rinviare la causa al Tribunale per una nuova decisione nel merito. Secondo l’Avvocato generale, il Tribunale ha commesso una serie di errori di diritto laddove ha giudicato che la Commissione non avesse sufficientemente provato che le licenze di proprietà intellettuale detenute da ASI e AOE e i relativi profitti, generati dalle vendite dei prodotti Apple al di fuori degli USA, dovevano essere attribuiti a fini fiscali alle succursali irlandesi. L’avvocato generale ritiene altresì che il Tribunale non abbia correttamente valutato la sussistenza e le conseguenze di taluni errori metodologici che, secondo la decisione della Commissione, viziavano i ruling fiscali. Ad avviso dell’Avvocato generale, è pertanto necessaria una nuova valutazione da parte del Tribunale.


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