Ecco la decisione delle Sezioni Unite della Cassazione che ha annullato la pronuncia del Consiglio di Stato sulle concessioni balneari
Pubblicato il 24/11/23 08:41 [Doc.12656]
di Redazione IL CASO.it


La questione affrontata riguarda il riconoscimento dell'interesse legittimo di associazioni rappresentative di interessi collettivi, come il Sindacato Italiano Balneari (SIB) e l’Associazione Nazionale Approdi e Porti Turistici (ASSONAT), nonché di enti istituzionali come la Regione Abruzzo, a intervenire in giudizio amministrativo per la tutela di interessi collettivi connessi alla regolamentazione delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative.

La Corte ha riconosciuto che l'esclusione di questi soggetti dal giudizio di appello, effettuata senza una concreta e specifica valutazione delle condizioni di ammissibilità dei loro interventi, costituisce un diniego o rifiuto di giurisdizione. Ciò si traduce in un eccesso di potere giurisdizionale poiché impedisce la tutela giurisdizionale di un interesse legittimo collettivo, degradandolo a un interesse di mero fatto non giustiziabile.

Il principio fondamentale qui ribadito è che gli enti esponenziali di interessi collettivi hanno il diritto di intervenire in giudizio per la difesa degli interessi della collettività che rappresentano, purché gli effetti del provvedimento impugnato si risolvano in una lesione diretta delle loro finalità istituzionali e non siano considerati una mera sommatoria degli interessi individuali dei singoli associati.

La decisione della Corte di Cassazione, quindi, non solo tutela l'accesso alla giustizia per gli enti rappresentativi di interessi collettivi ma pone anche dei limiti all'autorità giudiziaria nell'interpretare il proprio ambito di competenza, evitando così che possano verificarsi eccessi di potere che ledano diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione.

In allegato la decisione


© Riproduzione Riservata