Il documento presenta i risultati di una ricerca condotta sui redditi medi dei Commercialisti per tipologia di studio. Dai dati emerge che, mediamente, un Commercialista che esercita la professione in forma aggregata dichiara un reddito professionale netto 2,4 volte più grande di un Commercialista che esercita in forma individuale. Ciò nonostante, i Commercialisti che si aggregano sono solo uno su cinque, il 20,1% del totale. Elaborando i dati delle due casse di previdenza della Categoria (quella dei Dottori commercialisti e quella dei Ragionieri) per l'anno 2022, il documento calcola il reddito medio dei Commercialisti che esercitano in forma aggregata pari a 127.814 euro contro un reddito medio di chi esercita in forma individuale pari a 53.044 euro e un reddito medio totale di 68.073 euro.

L'effetto moltiplicatore delle aggregazioni professionali emerge con tutta evidenza da una ricerca che richiama l'attenzione sulle contraddizioni tra l'esigenza di aggregarsi e gli ostacoli normativi che ne limitano la diffusione. Attraverso i due nuovi indicatori presentati nel documento, il "moltiplicatore del reddito aggregato" e il "tasso di aggregazione", la FNC intende fornire ulteriori elementi di analisi al dibattito sulle aggregazioni professionali sempre più centrale nelle discussioni sul futuro della professione di Commercialista.

A tal fine, il documento presenta un'analisi articolata dei dati per classi di età, genere e territorio, con dettaglio, per i principali indicatori, fino al singolo Ordine locale e fornisce alcuni spunti di riflessione che, oltre a ribadire l’importanza di rimuovere gli ostacoli normativi, soprattutto quelli di carattere fiscale, che limitano la diffusione delle STP nell’esercizio della professione di Commercialista, sottolinea l’importanza di interventi che siano anche in grado di spingere verso l’aggregazione mendiate l’introduzione di specifiche forme di incentivazione.

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