TAR Lazio, sez. II-bis, 3.1.2024 n. 140

Nessuna disposizione del Codice Appalti del 2023 prevede il sopralluogo quale adempimento necessario per la formulazione dell’offerta. In particolare, non si può sostenere che una simile conseguenza espulsiva possa essere desunta dall’art. 92 del Codice, che nel fare riferimento “al tempo necessario alla visita dei luoghi, ove indispensabile alla formulazione dell’offerta” si limita ad imporre alla stazione appaltante di tenerne conto per l’individuazione dei termini di partecipazione alla gara senza prevedere obblighi per il concorrente.

Pertanto, la clausola del disciplinare che imponga l’effettuazione del sopralluogo a pena di esclusione è da ritenersi nulla per violazione del principio di tassatività.