Avvocato generale Medina: la trasparenza delle clausole di tasso minimo nei contratti di mutuo ipotecario può essere sottoposta a controllo nell'ambito di un'azione collettiva
Pubblicato il 25/01/24 00:00 [Doc.12879]
di Corte di giustizia dell'Unione europea - UE


Conclusioni dell’avvocato generale nella causa C-450/22 | Caixabank e a. (Controllo giurisdizionale di trasparenza in un’azione collettiva)

Ciò vale anche nel caso di un’azione diretta contro più di cento istituti finanziari spagnoli Le clausole di tasso minimo erano clausole standard contenute nei contratti di mutuo ipotecario a tasso variabile stipulati con i consumatori da un numero significativo di istituti finanziari in Spagna. Tali clausole prevedevano una soglia (o tasso minimo) al di sotto della quale il tasso di interesse variabile non poteva scendere, neanche nel caso in cui il tasso di riferimento (generalmente l’Euribor) si fosse attestato al di sotto di essa. Allorché i tassi di riferimento sono scesi significativamente al di sotto di tale soglia, i consumatori si sono resi conto di non poter beneficiare di tale diminuzione e di dover continuare a pagare il tasso di interesse minimo (solitamente tra il due e il cinque per cento), pur avendo un mutuo a tasso variabile. Singoli consumatori e associazioni di consumatori hanno intentato diverse migliaia di azioni legali in Spagna lamentando l’illegittimità delle clausole di tasso minimo ai sensi della direttiva sulle clausole abusive 1 , e chiedendo la restituzione degli interessi versati in eccesso 2 . L’Associazione spagnola degli utenti di banche, casse di risparmio e assicurazioni (ADICAE) ha intentato un’azione collettiva nei confronti di 101 istituti finanziari operanti in Spagna. L’azione dell’ADICAE è diretta a far cessare l’utilizzo, da parte di tali istituti, delle clausole di tasso minimo («azione inibitoria») e a ottenere la restituzione di quanto pagato in applicazione di tali clausole («azione di restituzione»). In seguito alle chiamate effettuate tramite i mezzi di comunicazione a diffusione nazionale, 820 consumatori sono intervenuti a sostegno dell'azione collettiva. Essendo risultate soccombenti due volte, le banche hanno presentato ricorso dinanzi alla Corte suprema spagnola. Detto giudice nutre dubbi quanto all’idoneità dell’azione collettiva a effettuare un controllo della trasparenza delle clausole di tasso minimo al fine di accertarne il carattere abusivo, tenuto conto in particolare dell’elevato numero di consumatori e di istituti finanziari interessati. L'avvocato generale Laila Medina sottolinea che nulla nella direttiva suggerisce che il controllo di trasparenza sia precluso nel contesto di un’azione collettiva. Inoltre, il controllo giurisdizionale di trasparenza nell’azione collettiva è adeguato e possibile. Esso deve adattarsi alle particolarità delle azioni collettive, fra cui il livello di astrazione, e concentrarsi sulla prassi contrattuale e precontrattuale standard del professionista nei confronti del consumatore medio. L’esclusione dell’esame della trasparenza delle clausole contrattuali nell’ambito dei procedimenti collettivi vanificherebbe lo scopo delle azioni collettive e sarebbe incoerente con la normativa dell’Unione diretta al rafforzamento della tutela giurisdizionale degli interessi collettivi dei consumatori. Tale controllo giurisdizionale è possibile anche quando il procedimento è avviato nei confronti di un numero significativo di istituti finanziari e riguarda un elevato numero di contratti, sempre che i professionisti appartengano allo stesso settore economico, le clausole contrattuali siano simili e il diritto di ciascun istituto Direzione della Comunicazione Unità Stampa e informazione curia.europa.eu Restate in contatto! finanziario a una tutela giurisdizionale effettiva sia garantito. L’avvocato generale Medina sottolinea che la Corte suprema spagnola deve stabilire se esista un grado di somiglianza sufficiente per consentire la prosecuzione dell’azione collettiva. A tal fine, essa può tener conto del fatto che i professionisti sono tutti istituti bancari e che tutte le clausole contestate sono clausole di tasso minimo standard inserite nei contratti di mutuo ipotecario e che hanno l’effetto di escludere la variazione del tasso di interesse al di sotto di una certa soglia. Secondo l’avvocato generale, tutti questi elementi potrebbero costituire un forte indizio di somiglianza sufficiente. L’avvocato generale ritiene possibile utilizzare il criterio del consumatore medio per effettuare il controllo di trasparenza nella causa pendente dinanzi alla Corte suprema spagnola, atteso che detto criterio oggettivo di valutazione è indipendente dalle caratteristiche o dal numero di consumatori interessati.


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