Marchio dell'Unione europea: un costruttore di autoveicoli può vietare l'uso di un segno identico o simile al marchio di cui è titolare per pezzi di ricambio
Pubblicato il 03/02/24 00:00 [Doc.12914]
di Corte di giustizia dell'Unione europea - UE


Sentenza della Corte nella causa C-344/22 | Audi (Supporto per l’emblema sulla griglia per radiatori)

Così è nel caso in cui il pezzo di ricambio includa un elemento progettato per il fissaggio dell’emblema di tale costruttore e la cui forma è simile o identica a tale marchio Il costruttore di autoveicoli Audi è titolare del seguente marchio figurativo dell’Unione europea: registrato, tra l’altro per veicoli, pezzi di ricambio e accessori per autoveicoli. Tale marchio è riprodotto e utilizzato come emblema della Audi. Un commerciante polacco offre in vendita, pubblicizzandole sul proprio sito Internet, griglie per radiatori non originali, adattate per vecchi modelli di autoveicoli Audi. Tali griglie includono un elemento la cui forma è simile o identica a tale marchio e che è progettato per il fissaggio dell’emblema della Audi. La Audi ha avviato un procedimento giudiziario contro tale commerciante. Essa chiede gli venga vietato di commercializzare griglie per radiatori non originali recanti un segno identico o simile al marchio AUDI. Investito di tale domanda, il giudice polacco vuole stabilire la portata della tutela conferita da tale marchio. Esso si è rivolto alla Corte di giustizia al fine di stabilire se la commercializzazione di pezzi di ricambio di autoveicoli, come le griglie per radiatori, costituisca, secondo il diritto dell’Unione1 , un «uso di un segno nel commercio» tale da pregiudicare le funzioni del marchio AUDI. Esso si interroga anche sulla questione se il titolare di detto marchio possa vietare a un terzo detto uso. Nella sua sentenza, la Corte risponde in modo affermativo. Essa rileva, innanzitutto, che la clausola di riparazione prevista per i disegni e modelli comunitari non è applicabile2 . Essa nota, poi, che, nella specie, le griglie per radiatori non provengono dal titolare del marchio AUDI e sono immesse in commercio senza il suo consenso. Orbene, l’elemento progettato per il fissaggio dell’emblema della Audi vi è integrato al fine della commercializzazione delle griglie da parte del terzo. Esso è visibile per il pubblico che desidera acquistare un tale pezzo di ricambio. Ciò potrebbe costituire un collegamento materiale tra il pezzo di ricambio di cui trattasi e il titolare del marchio AUDI. Di conseguenza, un siffatto uso può pregiudicare le funzioni del marchio consistenti, in particolare, nel garantire la provenienza o la qualità del prodotto. La Corte lascia al giudice nazionale il compito di verificare, da un lato, se l’elemento della griglia per radiatori di cui trattasi sia identico o simile al marchio AUDI e, dall’altro, se la griglia per radiatori sia identica o simile a uno o più prodotti per i quali tale marchio è registrato. Tuttavia, qualora il giudice nazionale ritenga che il marchio AUDI sia Direzione della Comunicazione Unità Stampa e informazione curia.europa.eu Restate in contatto! notorio nell’Unione, il suo titolare dovrà beneficiare, a talune condizioni, di una tutela rafforzata. In tal caso, poco importa che le griglie per radiatori di cui trattasi e i prodotti per i quali il marchio è registrato siano identici, simili o diversi. La Corte conferma, inoltre, che, qualora la scelta della forma dell’elemento progettato per il fissaggio dell’emblema del costruttore di autoveicoli sia guidata dalla volontà di commercializzare una griglia per radiatori che assomigli nel modo più fedele possibile alla griglia per radiatori originale, il diritto dell’Unione non limita il diritto esclusivo di tale costruttore titolare del marchio di vietare l’uso in commercio di un segno identico o simile3


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