Aiuti di Stato: il Tribunale respinge i ricorsi relativi al finanziamento del progetto Fehmarn Belt Fixed Link (collegamento fisso dello stretto di Fehmarn) tra la Danimarca e la Germania
Pubblicato il 02/03/24 00:00 [Doc.13032]
di Corte di giustizia dell'Unione europea - UE


Sentenze del Tribunale nelle cause T-7/19 | Scandlines Danmark e Scandlines Deutschland/Commissione, T-364/20 | Danimarca/Commissione e T-390-20 | Scandlines Danmark e Scandlines Deutschland/Commissione

Il progetto Fehmarn Belt Fixed Link (collegamento fisso dello stretto di Fehmarn) tra la Danimarca e la Germania consiste in particolare in un tunnel sottomarino sotto il Mar Baltico tra Rødby, sull’isola danese di Lolland, e Puttgarden in Germania. Il tunnel, lungo circa 19 km, ospiterà una linea ferroviaria elettrificata e un’autostrada. L’ente pubblico danese Femern A/S è responsabile del finanziamento, della costruzione e della gestione del collegamento fisso. Nel 2014 le autorità danesi hanno notificato alla Commissione il modello di finanziamento di tale progetto. Il 23 luglio 2015 la Commissione ha adottato la decisione C(2015) 50231 , con la quale ha deciso di non sollevare obiezioni nei confronti di detto modello. In particolare, essa aveva ritenuto che le misure concesse alla Femern A/S per la pianificazione, la costruzione e la gestione del collegamento fisso, anche qualora costituissero aiuti di Stato, fossero compatibili con il mercato interno. La Scandlines Danmark e la Scandlines Deutschland assicurano le traversate via traghetto tra la Danimarca e la Germania. Nel 2016 la Scandlines ha invitato la Commissione ad agire nei confronti di talune misure concesse a favore del progetto Fehmarn sulle quali essa non si sarebbe pronunciata nella sua decisione del 2015. Il 28 settembre 2018 la Commissione ha adottato la decisione C(2018) 62682 , con la quale ha concluso che le misure in questione non costituivano aiuti illegali e che erano in ogni caso compatibili con il mercato interno. Con sentenze del 13 dicembre 20183 , confermate dalla Corte di giustizia con sentenza del 6 ottobre 20214 , il Tribunale dell’Unione europea ha annullato la decisione C(2015) 5023 nella parte riguardante la Femern A/S, con la motivazione che la Commissione non aveva avviato il procedimento di indagine formale. Successivamente la Commissione ha informato le autorità danesi della sua decisione di avviare tale procedimento per le misure concesse a favore della Femern A/S in relazione al finanziamento del collegamento fisso. Il 20 marzo 2020 la Commissione ha adottato la decisione C(2020) 16835 , secondo la quale le misure consistenti in apporti di capitale e in una combinazione di prestiti di Stato e di garanzie di Stato a favore della Femern A/S, cui la Danimarca ha dato esecuzione almeno in parte illegalmente, costituivano un aiuto di Stato. Tenuto conto della loro modifica dopo la decisione di avvio del procedimento, la Commissione ha tuttavia considerato tali misure compatibili con il mercato interno. Nella causa T-364/20, la Danimarca chiede l’annullamento della decisione C(2020) 1683 nella parte in cui la Commissione ha ritenuto che le misure consistenti in apporti di capitale nonché in una combinazione di prestiti dello Stato e di garanzie dello Stato a favore della Femern A/S costituissero un aiuto di Stato. Il Tribunale respinge Direzione della Comunicazione Unità Stampa e informazione curia.europa.eu Restate in contatto! il ricorso. Esso rileva, in particolare, che il vantaggio selettivo concesso alla Femern A/S, che esercita un’attività economica, rafforza la sua posizione sul mercato dei servizi di trasporto per l’attraversamento dello stretto di Fehmarn tra Rødby e Puttgarden rispetto alle imprese già operanti su tale mercato, in particolare rispetto al gestore di traghetti. Pertanto, i finanziamenti accordati alla Fehmarn A/S incidono sugli scambi tra gli Stati membri. Nella causa T-390/20, la Scandlines Danmark e la Scandlines Deutschland chiedono l’annullamento della decisione C(2020) 1683 a causa di una serie di presunte irregolarità commesse dalla Commissione. Il Tribunale respinge il ricorso nella sua interezza. Secondo il Tribunale, la Commissione poteva validamente considerare il progetto Fehmarn Belt Fixed Link come di interesse europeo comune, segnatamente in ragione del fatto che tale progetto apporta un contributo importante e concreto alla realizzazione degli obiettivi della politica dei trasporti dell’Unione e degli obiettivi più ampi dell’Unione e che esso migliorerà il collegamento tra i paesi nordici e l’Europa centrale. Il Tribunale rileva altresì che non è stato fornito alcun elemento per rimettere in discussione la constatazione secondo cui il progetto Fehmarn Belt Fixed Link è fondato sul principio secondo cui esso deve essere preparato, costruito e gestito in modo da prevenire effetti dannosi sulla natura e sull’ambiente. Inoltre, nella causa T-7/19, la Scandlines Danmark e la Scandlines Deutschland hanno proposto un ricorso avverso la decisione C (2018) 6268 della Commissione. Il Tribunale respinge il ricorso. Esso dichiara, in particolare, che, con la decisione di avvio del procedimento, la Commissione ha revocato tale decisione nella parte in cui riguarda le misure concesse alla Femern A/S e ha avviato il procedimento d’indagine formale riguardo a tali misure. Non vi è quindi più luogo a statuire sugli argomenti relativi all’annullamento di tale parte della decisione6 .


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