La Cassazione sui redditi da locazione: cedolare secca anche se il conduttore conclude il contratto ad uso abitativo nell'esercizio della sua attività professionale
Pubblicato il 10/05/24 08:53 [Doc.13338]
di Redazione IL CASO.it


Corte di Cassazione, Sez. Tributaria, Sentenza n°12395 del 7 maggio 2024. Presidente: F. Sorrentino. Estensore: A. M. Socci.

Redditi da locazione - Regime della cedolare secca - Opzione del locatore - Contratto concluso dal conduttore nell’esercizio della sua attività professionale - Esclusione, ai sensi dell’art. 3, comma 6 del d.lgs. n. 23 del 2011 - Insussistenza - Fondamento

La Sezione Tributaria, pronunciandosi su questione avente rilevanza nomofilattica, ha enunciato il seguente principio di diritto:

In tema di redditi da locazione, il locatore può optare per la cedolare secca anche nell’ipotesi in cui il conduttore concluda il contratto di locazione ad uso abitativo nell’esercizio della sua attività professionale, atteso che l’esclusione di cui all'art. 3, sesto comma, d.lgs. n. 23 del 2011 si riferisce esclusivamente alle locazioni di unità immobiliari ad uso abitativo effettuate dal locatore nell'esercizio di una attività d'impresa o di arti e professioni.

 


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