Accesso abusivo a sistema informatico: é persona offesa non solo la società proprietaria del sistema, ma anche il titolare della posizione informatica ("area riservata") nella quale l'imputato si è abusivamente introdotto.
Pubblicato il 23/05/24 08:36 [Doc.13381]
di Giurisprudenza Penale, Editore e Direttore Guido Stampanoni Bassi


- Integra il reato di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico la condotta di colui che, essendosi procurato le credenziali relative alla carta Postepay della persona offesa, acceda all'area riservata alla gestione della carta, la quale costituisce una componente del sistema informatico di Poste Italiane.

- L'art. 615-ter cod. pen. tutela il domicilio informatico, da intendersi quale spazio ideale di esclusiva pertinenza di una persona fisica o giuridica, delimitabile prendendo come parametro il domicilio delle persone fisiche, ed al quale risulta estensibile la tutela della riservatezza della sfera individuale, che costituisce bene costituzionalmente protetto.

- Ne deriva che l'introduzione non autorizzata nell'area riservata al titolare della posizione informatica, anche se realizzata nell'ambito del sistema informatico di proprietà di terzi, è condotta direttamente lesiva nei confronti di entrambi i soggetti, legittimati pertanto alla proposizione di querela.


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