Il lavoro analizza gli assetti proprietari di un campione di banche e intermediari finanziari italiani tra il 2016 e il 2021. Vengono studiati i modelli di controllo societario, la concentrazione della proprietà, la tipologia di azionisti e la presenza di azionisti comuni con un peso superiore a quelli non in comune (common ownership). Si valutano i cambiamenti alla luce delle modifiche introdotte dalla riforma delle banche popolari del 2015 e dall’autoriforma avviata nello stesso anno dalle fondazioni bancarie.

È stata riscontrata una crescente presenza di azionisti con partecipazioni rilevanti (superiori alle soglie di comunicazione alla Consob o alla Banca d’Italia), soprattutto italiani. La presenza di azionisti di controllo è più frequente tra gli intermediari finanziari che nelle banche. Gli investitori istituzionali sono la tipologia di partecipante rilevante più diffusa e ad essi si associa una crescente presenza dello stesso investitore in più intermediari; tuttavia, la common ownership è limitata.