Gestione crediti deteriorati - Regole comuni a cui i gestori e gli acquirenti devono attenersi per operare all'interno dell'Unione
Pubblicato il 22/06/24 14:56 [Doc.13487]
di Redazione IL CASO.it


In allegato lo "Schema di decreto legislativo recante recepimento della direttiva (UE) 2021/2167, relativa ai gestori di crediti e agli acquirenti di crediti e che modifica le direttive 2008/48/CE e 2014/17/UE A.G. n. 159"

Lo schema di decreto legislativo in esame (A.G. 159) è volto al recepimento della direttiva (UE) 2021/2167 (c.d. «Secondary Market Directive» o «SMD»), adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio, il 24 novembre 2021, relativa ai gestori e agli acquirenti di crediti deteriorati, esercitando la delega di cui all’articolo 7 della legge 21 febbraio 2024, n. 15 (legge di delegazione europea 2022-2023). Il recepimento della direttiva all’interno degli Stati era fissato al 29 dicembre 2023. Per il mancato recepimento della direttiva stessa è aperta nei confronti dell’Italia la procedura di infrazione n. 2024/0074. Inoltre, il 24 gennaio 2024 la Commissione europea ha inviato una lettera di costituzione in mora all’Italia.

La direttiva mira ad aumentare il livello di armonizzazione all’interno del mercato unico, dettando alcune regole comuni a cui i gestori e gli acquirenti di crediti deteriorati devono attenersi per operare all’interno dell’Unione e fissando standard uniformi per garantirne l’idonea condotta e una vigilanza efficace sui gestori di crediti. Allo stesso tempo, tuttavia, riconoscendo le differenze esistenti tra i diversi sistemi giuridici, essa riserva alcuni margini di flessibilità agli Stati membri, consentendo di calibrare il recepimento e l’effettivo grado di apertura dei mercati nazionali alle specificità esistenti a livello nazionale.

 

 


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