Lotta all'evasione fiscale e interventi di tax compliance
Pubblicato il 25/07/16 19:53 [Doc.1400]
di Redazione IL CASO.it


La legge 7 luglio 2016, n. 137 (entrata in vigore il 23 luglio 2016) ha autorizzato la ratifica della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e la Santa Sede in materia fiscale fatta nella Città del Vaticano il 1º aprile 2015. La Convenzione è finalizzata essenzialmente a: consentire la cooperazione amministrativa tra i due Stati per conseguire la trasparenza fiscale; semplificare in futuro gli adempimenti fiscali per alcune categorie di contribuenti italiani che detengono attività finanziarie presso enti e istituzioni finanziarie della Santa Sede; introdurre per i medesimi contribuenti una regolarizzazione ad hoc per il passato, che si affianca alla voluntary disclosure italiana, e che tiene conto della peculiarità di tali soggetti. Sono altresì previste alcune disposizioni fiscali in materia di beni immobili della Santa Sede situati in Italia e di notifica degli atti tributari. E' parte integrante della Convenzione anche lo Scambio di note del luglio 2007 tra il Ministero degli Esteri e la Segreteria di Stato che prevede la notifica per via diplomatica degli atti tributari ad enti della Santa Sede.

In particolare, l'articolo 1 della Convenzione introduce lo scambio di informazioni a fini fiscali sulla base del più aggiornato standard dell'OCSE di cui all'Articolo 26 del Modello di Convenzione contro le doppie imposizioni. Tali disposizioni consentono alle autorità delle Parti contraenti di scambiare le informazioni in relazione alle imposte di qualsiasi natura o denominazione e, pertanto, di operare un efficace contrasto all'evasione fiscale. Lo scambio di informazioni non è limitato dall'assenza di interesse per i propri fini fiscali della Parte interpellata (c.d."domestic tax interest"). Si prevede inoltre il superamento del segreto bancario.

E' all'esame dell'Assemblea del Senato l'A.S. 2404 (approvato dalla Camera) col quale si ratifica la Convenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Panama per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali, con Protocollo aggiuntivo, firmata a Roma e a Città di Panama il 30 dicembre 2010. L'11 maggio 2016 l'OCSE ha annunciato che Panama intende aderire al sistema di scambio automatico di informazioni fiscali e finanziarie.

Il 27 maggio 2015 l'Unione Europea e la Svizzera hanno firmato un nuovo accordo sulla trasparenza fiscale, allo scopo di rafforzare la lotta all'evasione. L'accordo prevede lo scambio automatico di informazioni sui conti finanziari dei soggetti residenti nei rispettivi territori a partire dal 2018.

Tra febbraio e marzo 2015 il Governo italiano ha firmato con la Svizzera, il Liechtenstein e il Principato di Monaco degli accordi sullo scambio di informazioni a richiesta in materia fiscale basati sul modello Ocse: tali Paesi non potranno più opporre all'Italia il segreto bancario. La firma degli atti permette lo scambio di informazioni su conti o attività finanziarie in essere a partire da subito, una volta completato l'iter delle ratifiche. Ai fini della procedura per la regolarizzazione dei capitali detenuti illegalmente all'estero (voluntary disclosure), la Svizzera, il Liechtenstein e il Principato di Monaco vengono equiparati ai Paesi non in black list. I contribuenti che aderiranno alla procedura potranno regolarizzare la loro posizione pagando tutte le imposte dovute ma usufruendo di un regime sanzionatorio di favore. Il 1° aprile 2015 è stata sottoscritta tra il Ministro dell'Economia e delle Finanze e il Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede una Convenzione in materia fiscale, con finalità di cooperazione amministrativa, semplificazione e regolarizzazione di attività detenute presso la Santa Sede. Sono in corso di esame parlamentare i relativi disegni di legge di ratifica dei predetti accordi.

Si rammenta inoltre che il D.lgs. n. 147 del 2015, emanato in attuazione della delega fiscale in tema di internazionalizzazione delle imprese, adegua le definizioni di legge al nuovo contesto internazionale.

Si segnala l'Atto di indirizzo del Ministro dell'economia e delle finanze per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2016-2018. Si veda, infine, la circolare n. 16/E dell'aprile 2016 con la quale l'Agenzia delle entrate ha definito gli indirizzi operativi per la prevenzione e il contrasto all'evasione.

http://www.camera.it/leg17/465?tema=evasione_fiscale


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