Bonus colonnine elettriche: online nuovo elenco beneficiari
Pubblicato il 12/12/24 00:00 [Doc.14079]
di Fisco Oggi - Agenzia delle Entrate


I contributi concessi sono revocati se in seguito ai controlli viene riscontrata la falsità? delle dichiarazioni rese o l’irregolarità? della documentazione prodotta

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Pubblicato sul sito del ministero delle Imprese e del Made in Italy, il decreto direttoriale del 9 dicembre sugli ammessi contributo assegnato in relazione alle spese per l’acquisto e la relativa posa in opera delle infrastrutture di ricarica effettuate nel periodo dal 1° gennaio 2024 al 22 novembre 2024. Gli interessati potranno verificare la propria posizione consultando l’allegato A del decreto, facendo riferimento all'ID della domanda. Il contributo erogato ad ogni richiedente è quello pari a quanto riportato nella colonna “Contributo Concesso” dell’Allegato A.  L’importo è accreditato, in un’unica soluzione, sul conto corrente dichiarato nella domanda di richiesta.

Il bonus è stato introdotto dal Dpcm 4 agosto 2022 (Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 aprile 2022 - Riconoscimento degli incentivi per l'acquisto di veicoli non inquinanti) e consiste in un contributo, nei confronti di persone fisiche o condomini, per l’acquisto e posa di infrastrutture per la ricarica, di potenza standard, dei veicoli alimentati ad energia elettrica (come, ad esempio, colonnine o wall box). Il limite massimo del contributo, pari all’80% del prezzo di acquisto e posa, è di 1.500 euro per gli utenti privati e fino a 8.000 euro in caso di installazione sulle parti comuni degli edifici condominiali (vedi articolo: Bonus colonnine domestiche, definite le linee guida per il 2024).

Invitalia è il soggetto che gestisce la misura, procede allo svolgimento di controlli a campione sulle richieste di contributo, disposti dal ministero delle Imprese e del Made in Italy verificando la veridicità delle dichiarazioni e della documentazione presentate dai soggetti richiedenti. A tal fine, Invitalia può effettuare accertamenti d’ufficio, verifiche e ispezioni in loco, delle qualità e dei fatti riguardanti le dichiarazioni e documentazione presentate.

Si ricorda che i contributi concessi possono essere revocati se, in seguito ai controlli successivi alla loro erogazione, è riscontrata la falsità delle dichiarazioni rilasciate dai richiedenti o l’irregolarità? della documentazione prodotta nel corso del procedimento amministrativo.

 


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