
Aiuti di Stato: la Corte precisa le circostanze in cui il diritto dell'Unione può vietare le esenzioni fiscali
Pubblicato il 07/05/25 00:00 [Doc.14371]
di Corte di giustizia dell'Unione europea - UE
Sentenza della Corte nella causa C-453/23 | Prezydent Miasta Mielca
In Polonia, a un’impresa è stata negata l’esenzione dall’imposta sui beni immobili – esenzione prevista qualora sul terreno sia presente un’infrastruttura ferroviaria messa a disposizione di vettori ferroviari – per il motivo che la sua concessione violerebbe il diritto dell’Unione in materia di aiuti di Stato. La Corte suprema amministrativa polacca ha chiesto alla Corte di giustizia di pronunciarsi a tal riguardo. La Corte ritiene che, in linea di principio, un’esenzione generale e astratta, come quella prevista dalla legge polacca, non costituisca un aiuto di Stato, in quanto non conferisce un vantaggio selettivo. Tale esenzione non sembra legata alle caratteristiche specifiche delle imprese beneficiarie o delle loro attività e non pare far parte di un sistema manifestamente discriminatorio. Basata su un criterio neutro, essa si applica a vari soggetti, tra cui imprese di dimensioni e settori diversi nonché entità non economiche. Inoltre, essa persegue un duplice obiettivo: di bilancio e ambientale. Tuttavia, spetta al giudice nazionale valutare se il regime di esenzione di cui trattasi costituisca o meno un aiuto di Stato. Un’impresa polacca che detiene sui suoi terreni un raccordo ferroviario privato ha deciso di metterlo a disposizione di un vettore ferroviario, al fine di beneficiare di un’esenzione dall’imposta sui beni immobili. A tale scopo, essa ha chiesto all’autorità competente una decisione anticipata in materia fiscale che confermasse il suo diritto a tale esenzione.
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