Cittadinanza dell'Unione: il programma maltese di cittadinanza tramite investimento è contrario al diritto dell'Unione
Pubblicato il 09/05/25 00:00 [Doc.14373]
di Corte di giustizia dell'Unione europea - UE


Sentenza della Corte nella causa C-181/23 | Commissione / Malta (Cittadinanza tramite investimento) 

L'acquisizione della cittadinanza dell'Unione non può risultare da una transazione commerciale Sebbene la definizione dei requisiti per la concessione e la perdita della cittadinanza di uno Stato membro rientri nella competenza nazionale, tale competenza deve essere esercitata nel rispetto del diritto dell'Unione. Il vincolo di cittadinanza con uno Stato membro si basa su un rapporto specifico di solidarietà, lealtà e reciprocità dei diritti e dei doveri tra lo Stato e i suoi cittadini. Quando uno Stato membro concede la cittadinanza, e quindi automaticamente la cittadinanza dell'Unione, come contropartita diretta di investimenti o di pagamenti predeterminati mediante una procedura avente natura di transazione, esso viola manifestamente tali principi. Una tale «commercializzazione» dello status di cittadino è incompatibile con la concezione fondamentale della cittadinanza dell'Unione definita dai trattati. Essa viola il principio di leale cooperazione e mette a repentaglio la fiducia reciproca tra gli Stati membri in merito all'attribuzione della loro cittadinanza, fiducia che è sottesa all'istituzione della cittadinanza dell'Unione nei trattati.


© Riproduzione Riservata