Vecchio redditometro a pezzi
Pubblicato il 28/11/13 00:00 [Doc.248]
di Redazione IL CASO.it


Il vecchio redditometro perde i pezzi: sono sempre di più le decisioni delle commissioni tributarie che annullano gli accertamenti che si basano sul vecchio strumento in quanto del tutto inattendibile; inoltre, contrariamente a quanto sostenuto dall'Agenzia delle Entrate, opporre i risultati del nuovo redditometro ove più favorevoli rappresenta una difesa efficace contro la presunzione del vecchio redditometro. Il vecchio redditometro, utilizzabile ai fini degli accertamenti sino a tutto il periodo di imposta 2008, si fonda come noto in gran parte sulla coefficientazione di alcuni beni indice di capacità contributiva che, in astratto, dovrebbero rappresentare la spesa di gestione sostenuta dal contribuente per mantenere ogni anno gli stessi: il risultato che si ottiene miscelando queste componenti è in molti casi palesemente assurdo, basti pensare all'ipotesi di contribuenti che, indebitandosi per l'acquisto di una casa dovrebbero dichiarare, secondo i coefficienti, un reddito di quattro o cinque volte superiore ad un risultato già amplificato per effetto dei coefficienti stessi. Un effetto, dunque, del tutto distorsivo. Si è assistito a casi nei quali l'amministrazione finanziaria ha notificato accertamenti basati sul redditometro a persone che, per gli anni interessati erano in carcere o sottoposti a terapie mediche particolari che, in via di autotutela, non sono stati annullati.


a cura di Studio Commerciale Corteselli & Associati


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