Richiesta della AG alla Corte EDU di un parere consultivo su questioni di principio
Pubblicato il 12/10/13 00:00 [Doc.255]
di Redazione IL CASO.it
Protocollo n. 16 per la possibilità da parte delle AG di investire la Corte EDU di un parere consultivo su questioni di principio relative all'interpretazione o all'applicazione dei diritti e delle libertà definiti dalla CEDU e dai suoi protocolli.
Allâesito della seduta del 10 luglio 2013, il Comitato dei Ministri del Consiglio dâEuropa ha approvato il Protocollo n. 16 (alla Convezione CEDU), con decorrenza dal 2 ottobre 2013, ha aperto alla firma degli Stati Membri (già sottoscritto dallâItalia; non ancora ratificato). Il Protocollo è destinato ad entrare in vigore tre mesi dopo la sua ratifica da almeno dieci Stati Membri. La nuova appendice della Convezione introduce una novità da potersi definire âstoricaâ in quanto, con lâentrata in vigore, sarà operativo â anche per la Corte EDU â una sorta di rinvio pregiudiziale interpretativo sulla falsa riga di quello previsto per la Corte di Giustizia dellâUE, dallâart. 267 TFUE. LA giurisdizione di uno Stato Membro potrà , a processo pendente, richiedere un parere consultivo alla Corte: parere non vincolante ma certamente influente nel processo interpretativo delle norme della Convenzione e che, di sicuro, rafforza ancora maggiormente la protezione internazionale dei Diritti Fondamentali. (Giuseppe Buffone)
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