Iscrizioni a università non statali, confermati gli importi detraibili
Pubblicato il 09/03/17 08:27 [Doc.2634]
di Redazione IL CASO.it


Le spese massime da portare in diminuzione dell'imposta per il 2016 sono gli stessi stabiliti per l'anno precedente, definiti in base all'area territoriale e a quella disciplinare

In vigore da ieri, con la pubblicazione in Gazzetta, il decreto 23 dicembre 2016 del ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca, che individua i limiti massimi di detraibilità, nella prossima dichiarazione dei redditi, delle spese sostenute per la frequenza di corsi di laurea, breve, magistrale e a ciclo unico o per la partecipazione a corsi di dottorato, di specializzazione e a master universitari di primo e secondo livello.

Il provvedimento è stato emanato in base a quanto disposto dal comma 954 della legge di stabilità 2016, che affida al Miur la quantificazione annuale di tali importi, tenendo conto degli importi medi delle tasse e contributi dovuti alle università statali.
In relazione ai corsi di laurea, i limiti variano a seconda dell'area geografica nella quale è ubicata l'università e dell'area disciplinare cui appartiene il corso d'istruzione (vedi tabelle allegate al Dm). Per la dichiarazione dei redditi relativa al 2016, in buona sostanza, sono confermati gli stessi tetti dell'anno scorso.

(www.fiscooggi.it)


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