L'offerta di credito bancario in tempi incerti
Pubblicato il 05/05/17 05:40 [Doc.2954]
di Redazione IL CASO.it
di Piergiorgio Alessandri e Margherita Bottero
aprile 2017
Il lavoro utilizza i dati della Centrale dei rischi per quantificare lâimpatto dellâincertezza macroeconomica sulle politiche di offerta di credito adottate dalle banche italiane nel periodo 2003-2012.
Lâanalisi si concentra sulla probabilità che gli intermediari approvino le richieste di finanziamento avanzate da imprese alle quali non sono legate da rapporti preesistenti. Il campione esaminato comprende circa 650.000 imprese appartenenti ai settori manifatturiero, industriale, dei servizi e delle costruzioni. La presenza di imprese che sottopongono richieste di fondi a più intermediari nello stesso mese consente di isolare lâimpatto specifico dellâincertezza sulle strategie adottate dalle banche, separandolo da possibili simultanee variazioni della domanda di credito e della solidità e redditività delle imprese.
Lâincertezza economica è misurata tramite una serie di indicatori utilizzati nella letteratura accademica, tra cui lâEconomic Policy Uncertainty (EPU), il VSTOXX e alcune misure di dispersione delle attese degli operatori professionali.
I risultati dellâanalisi indicano che un aumento dellâincertezza sulle condizioni economiche complessive è associato a una significativa riduzione della probabilità di approvazione delle richieste di credito.
Alti livelli di incertezza rendono inoltre lâofferta di credito meno sensibile ai costi di finanziamento delle banche, interferendo con la trasmissione della politica monetaria. Infatti, riduzioni del tasso EONIA hanno un impatto positivo sulla probabilità di approvazione delle richieste, in linea con quanto dimostrato dalle tradizionali analisi del bank lending channel della politica monetaria, ma tale effetto risulta significativamente più debole in condizioni di elevata incertezza.
Infine, un alto livello di capitalizzazione delle banche â misurato dal rapporto tra capitale Tier 1 e attivi ponderati per il rischio â comporta una minore elasticità della probabilità di approvazione sia alle variazioni del tasso EONIA sia a quelle dellâindicatore di incertezza, suggerendo che gli intermediari più solidi sono maggiormente in grado di isolare le proprie politiche di offerta dallâincertezza sulle condizioni macroeconomiche.
Testo della pubblicazione: https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/temi-discussione/2017/2017-1109/en_tema_1109.pdf
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