Bonus ristrutturazioni edilizie: nuovo aggiornamento della guida
Pubblicato il 25/09/17 03:49 [Doc.3715]
di Redazione IL CASO.it
Nella pubblicazione trovano spazio le detrazioni fiscali spettanti per lâacquisto di case antisismiche introdotte dalla recente manovra correttiva, il decreto legge n. 50/2017
A completare il quadro delle agevolazioni fiscali previste quando sugli edifici si effettuano interventi che comportano una riduzione del rischio sismico, arrivano le detrazioni maggiorate per lâacquisto di immobili nei comuni che si trovano in zone classificate a ârischio sismico 1â.
Questa è la principale novità contenuta nella nuova edizione della guida âRistrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscaliâ, da oggi sul sito delle Entrate.
Come è ormai noto, la legge di bilancio 2017 ha previsto la possibilità di usufruire di detrazioni più elevate quando alla realizzazione degli interventi di ristrutturazione consegua una riduzione del rischio sismico dellâedificio. In particolare, per le spese sostenute dal 1º gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 si può contare:
su una detrazione del 70% della spesa sostenuta, su un ammontare complessivo di 96mila euro per unità immobiliare, qualora lâesecuzione dei lavori abbia prodotto una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio a una classe di rischio inferiore
su una detrazione dellâ80%, se dallâintervento deriva il passaggio a due classi di rischio inferiori.
La legge ha anche disposto che lâagevolazione riguarda non soltanto i lavori eseguiti su edifici ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) ma anche su quelli situati nelle zone a minor rischio (zona sismica 3). Inoltre, può essere usufruita per tutti gli immobili abitativi, e non soltanto quelli adibiti ad abitazione principale, e per quelli destinati ad attività produttive.
Le nuove detrazioni per gli interventi di demolizione e ricostruzione
Per le stesse categorie di interventi che danno diritto alle detrazioni sopra ricordate, ed è proprio questa la novità contenuta nel decreto legge n. 50/2017 e recepita nella guida, quando sono realizzati nei Comuni che si trovano in zone classificate a ârischio sismico 1â, chi compra un immobile facente parte di un edificio demolito e ricostruito può usufruire di una detrazione pari al 75% del prezzo di acquisto (se i lavori hanno ridotto di una classe il rischio sismico dellâedificio) o allâ85% (se si passa a due classi di rischio inferiori).
Il prezzo di acquisto sul quale calcolare la detrazione è quello riportato nellâatto pubblico di compravendita. In ogni caso, la detrazione spetta entro lâammontare massimo di 96mila euro per ogni unità immobiliare acquistata.
Per lâindividuazione delle zone classificate a rischio sismico 1, bisogna far riferimento allâordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3519 del 28 aprile 2006, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 108 dellâ11 maggio 2006.
Lâagevolazione è riconosciuta anche quando la ricostruzione dellâedificio abbia determinato una variazione di volume, rispetto alla costruzione preesistente, sempre che le norme urbanistiche vigenti lo consentano.
Altra condizione dettata dalla norma, infine, è quella che gli interventi devono essere stati eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare che vendono lâimmobile entro 18 mesi dalla data di conclusione dei lavori.
Via libera alla cessione del credito
La guida ricorda, infine, la possibilità per i contribuenti che beneficiano dellâagevolazione di cedere il credito pari alla detrazione spettante. La cessione può avvenire a favore delle imprese che hanno effettuato gli interventi o di altri soggetti privati. Non è possibile farlo, invece, nei confronti di istituti di credito e degli intermediari finanziari.
Paolo Calderone
pubblicato Venerdì 22 Settembre 2017
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