La normativa italiana che impedisce a Vivendi di acquisire il 28% del capitale sociale di Mediaset è contraria al diritto dell'Unione
Pubblicato il 20/12/19 08:47 [Doc.6998]
di Redazione IL CASO.it


Corte di giustizia dell'Unione europea
COMUNICATO STAMPA n. 158/19
Lussemburgo, 18 dicembre 2019
Conclusioni dell'Avvocato generale nella causa C-719/18 Vivendi SA / Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

L'Avvocato generale Campos Sánchez-Bordona propone alla Corte di dichiarare che la normativa italiana che impedisce a Vivendi di acquisire il 28% del capitale sociale di Mediaset è contraria al diritto dell'Unione

Tale normativa ostacola la libertà di stabilimento in maniera sproporzionata rispetto all'obiettivo di tutela del pluralismo dell'informazione Nel 2016, la società francese Vivendi SA (in prosieguo: «Vivendi»), al vertice di un gruppo attivo nel settore dei media e nella creazione e distribuzione di contenuti audiovisivi, avviava una campagna ostile di acquisizione di azioni della Mediaset Italia Spa (in prosieguo: «Mediaset»), società italiana del medesimo settore controllata dal gruppo Fininvest 1 , giungendo ad acquisirne il 28,8% del capitale sociale, pari al 29,94% dei diritti di voto. Mediaset denunciava quindi Vivendi dinanzi all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Italia; in prosieguo: la «AGCom»), accusandola di aver violato la normativa italiana 2 la quale, al fine di salvaguardare il pluralismo dell'informazione, vieta a un'impresa di realizzare, direttamente o indirettamente, attraverso soggetti controllati o collegati 3 , oltre il 20% dei ricavi complessivi del cosiddetto «Sistema integrato di comunicazioni» (in prosieguo: il «SIC») 4 . Tale percentuale si riduce al 10% se l'impresa detiene nel contempo una quota superiore al 40% dei ricavi complessivi del settore delle comunicazioni elettroniche in Italia. Ciò avveniva nel caso della Vivendi, che già occupava una posizione rilevante nel settore italiano delle comunicazioni elettroniche, in virtù del suo controllo sulla Telecom Italia SpA (in prosieguo: «TIM»).


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