La provincia dell'impero - O anche, perché non ci possiamo commuovere per Joe Biden
Pubblicato il 01/02/21 08:35 [Doc.8598]
di Giovanni Zagni, direttore dei progetti di fact-checking PagellaPolitica e Facta.


Alla fine del saggio Il metodo Machiavelli (Rizzoli 2019), l'autore Antonio Funiciello - consigliere di Paolo Gentiloni a Palazzo Chigi dal 2016 al 2018 - descrive la scena in cui lascia il suo ufficio. Tra quello che deve riportarsi a casa c'è un poster elettorale di Lyndon Johnson per le presidenziali del 1964, «la prima cosa - scrive - su cui cadeva l'occhio di chiunque entrasse nel mio ufficio». Lo stesso libro dedica un intero capitolo (su sei) alla figura di «Louis Howe, l'ombra di Roosevelt».

Il libro di Funiciello è del tutto dimenticabile, ma il particolare del poster mi è tornato in mente qualche giorno fa, durante l'inaugurazione di Joe Biden e Kamala Harris come presidente e vicepresidente degli Stati Uniti. Durante il giorno seguo le notizie e l'attualità per lo più tramite Twitter e per motivi professionali seguo molti giornalisti italiani. Quel pomeriggio un sacco di gente, dall'Italia, seguiva e commentava in diretta l'evento.
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