Rapporti bancari, clausole abusive e prescrizione: interviene la Corte UE
Pubblicato il 30/04/21 09:01 [Doc.9053]
di Redazione IL CASO.it


SENTENZA DELLA CORTE (Prima Sezione)

22 aprile 2021 (*)

«Rinvio pregiudiziale - Tutela dei consumatori - Direttiva 2008/48/CE - Contratti di credito ai consumatori - Direttiva 93/13/CEE - Clausole abusive - Pagamento effettuato in base a una clausola illecita - Arricchimento ingiustificato del creditore - Prescrizione del diritto alla restituzione - Principi del diritto dell'Unione - Principio di effettività - Articolo 10, paragrafo 2, della direttiva 2008/48 - Informazioni da inserire nel contratto di credito - Soppressione di taluni requisiti nazionali sulla base della giurisprudenza della Corte - Interpretazione della vecchia versione della normativa nazionale conformemente a tale giurisprudenza - Effetti nel tempo»

Il principio di effettività deve essere interpretato nel senso che esso osta a una normativa nazionale in applicazione della quale un'azione proposta da un consumatore ai fini della restituzione di somme indebitamente versate nell'ambito dell'esecuzione di un contratto di credito, sul fondamento di clausole abusive ai sensi della direttiva 93/13/CEE del Consiglio, del 5 aprile 1993, concernente le clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori, o di clausole contrarie ai requisiti di cui alla direttiva 2008/48/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2008, relativa ai contratti di credito ai consumatori e che abroga la direttiva 87/102/CEE del Consiglio, è soggetta a un termine di prescrizione di tre anni che decorre dal giorno in cui l'arricchimento ingiustificato ha avuto luogo.

L'articolo 10, paragrafo 2, e l'articolo 22, paragrafo 1, della direttiva 2008/48, come interpretati dalla sentenza del 9 novembre 2016, Home Credit Slovakia (C 42/15, EU:C:2016:842), sono applicabili a un contratto di credito che è stato stipulato prima della pronuncia di tale sentenza e prima di una modifica della normativa nazionale operata al fine di conformarsi all'interpretazione adottata nella suddetta sentenza.


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