Amazon ottiene la riforma della decisione: nessun vantaggio selettivo in favore della sua filiale lussemburghese
Pubblicato il 15/05/21 00:00 [Doc.9116]
di Redazione IL CASO.it


Tribunale dell'Unione europea
COMUNICATO STAMPA n. 79/21
Lussemburgo, 12 maggio 2021
Sentenza nelle cause T-816/17
Lussemburgo/Commissione e T-318/18 Amazon EU Sàrl e Amazon.com,
Inc./Commissione

Secondo il Tribunale, la Commissione non ha dimostrato in modo giuridicamente adeguato che vi sia stata un'indebita riduzione dell'onere fiscale di una filiale europea del gruppo Amazon

A partire dal 2006, il gruppo Amazon ha proseguito le sue attività commerciali in Europa attraverso due società stabilite in Lussemburgo, segnatamente, da un lato, Amazon Europe Holding Technologies SCS (in prosieguo: «LuxSCS»), una società in accomandita semplice lussemburghese i cui soci erano talune entità americane del gruppo Amazon, e, dall'altro lato, Amazon EU Sàrl (in prosieguo: «LuxOpCo») una società interamente controllata da LuxSCS. Tra il 2006 e il 2014, LuxSCS era la società che deteneva i beni immateriali necessari per le attività del gruppo Amazon in Europa. A tal fine, essa aveva stipulato vari accordi con talune entità americane del gruppo Amazon, in particolare accordi di licenza e di cessione di diritti di proprietà intellettuale preesistenti con Amazon Technologies, Inc. (ATI) (in prosieguo: gli «accordi di adesione»), nonché un accordo di ripartizione dei costi relativo al programma di sviluppo di tali beni immateriali (in prosieguo: l'«accordo di ripartizione dei costi») con ATI e con una seconda entità, A.9.com, Inc. Attraverso questi accordi, LuxSCS aveva ottenuto il diritto di sfruttare alcuni diritti di proprietà intellettuale relativi, sostanzialmente, alla tecnologia, ai dati dei clienti e ai marchi, nonché di concedere in sub-licenza i beni immateriali in questione. A questo proposito, LuxSCS ha stipulato, in particolare, un accordo di licenza con LuxOpCo, in qualità di principale operatore delle attività commerciali del gruppo Amazon in Europa. In forza di tale accordo, LuxOpCo si è impegnata a pagare una royalty a LuxSCS quale contropartita per l'utilizzo dei beni immateriali.
Segue nell'allegato


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