L'applicazione delle norme sulla crisi d'impresa suggerisce l'analisi interdisciplinare: i concetti di "costo" e di "ricavo" secondo la Cassazione. Gianfranco Capodaglio, Vanina S. Dangarska, Andrea Fazi, Alessandro Ricci, Lauretta Semproni, Ivanoe Tozzi
Pubblicato il 20/09/21 08:00 [Doc.9644]
di Ristrutturazioni aziendali


1. Premessa

Due recenti pronunzie della Suprema Corte[1] hanno reso attuali discussioni che sembravano ormai superate da decenni e rinvigorito l'opinione scientifica sulla costante attualità e necessità di solidi fondamenti concettuali a sostegno delle più disparate necessità operative. La prima riguarda la definizione dell'ammontare dei ricavi, quale requisito dimensionale di esonero dalla fallibilità di cui all'art. 1, lettera b della legge fallimentare[2]; la questione risulta di estrema attualità, dato che influisce sulla possibilità di accedere agli strumenti previsti dalle recenti disposizioni in tema di crisi d'impresa[3].

Leggi tutto: https://ristrutturazioniaziendali.ilcaso.it/Articolo/69


© Riproduzione Riservata