Libri che fanno piangere - Indizi per riconoscere quelli brutti
Pubblicato il 15/10/21 23:00 [Doc.9733]
di Giovanni Zagni, direttore dei progetti di fact-checking PagellaPolitica e Facta.


Sfidando i luoghi comuni per cui ci sono cose che vanno fatte soltanto da piccoli, ho cominciato a studiare un po' di francese. La mia prima lettura da novello studente, la scorsa settimana, è stata un romanzo breve di Philippe Claudel, La petite fille de monsieur Linh, pubblicato nel 2005 (in Italia dovrebbe essere uscito per Ponte alle Grazie con il titolo La nipote del signor Linh, anche se non lo ritrovo sul sito della casa editrice). L'esercizio di lettura è stato utile non soltanto per i passi avanti linguistici, ma anche perché mi ha fatto ripensare alla teoria dell'arte kitsch.

Con uno dei suoi fulminanti e argutissimi attacchi, Umberto Eco prendeva in giro - in apertura di un saggio che non riesco a ritrovare - chi proclamava di essere andato a vedere un filmaccio sentimentale e svenevole restando del tutto immune ai suoi trucchetti per commuovere lo spettatore. Certo che io mi sono commosso, scriveva Eco: lo so che era un brutto film, ma era anche un film fatto apposta per ottenere le mie lacrime.
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