Al 15 aprile, le istanze di composizione negoziata risultano essere 167. Il maggior numero di istanze inviate si riscontra in Lombardia (34), seguita dal Lazio (20), l'Emilia-Romagna (17) e dalla Toscana (16). Secondo quanto mostrano i dati, l'istituto sembrerebbe essere utilizzato più nel Nord e nel Centro Italia. Al momento, ancora non è stata presentata alcuna istanza in Molise, Valle d'Aosta e nelle province autonome di Bolzano e Trento.

Analizzando le istanze, risulta che 104 imprese (62% del totale) hanno richiesto le misure protettive, ex art. 6 del d.l. 118/2021, convertito con l. 147/2021. Risulta poi che abbiano ricorso alla composizione negoziata 11 imprese sottosoglia ed 11 imprese appartenenti a gruppi d'imprese. In totale, le istanze chiuse sono 15 (circa il 9% delle istanze totali).

Dopo il 15 novembre 2021 (data di introduzione dell'istituto), si denota un andamento piuttosto stabile delle istanze che vengono inviate ogni settimana. Fatta eccezione per il periodo iniziale, in cui l'utilizzo dello strumento è stato sicuramente inferiore, un picco si ha in corrispondenza della settimana fra il 19 e il 25 febbraio (con 14 istanze presentate). In media, vengono inviate 8 istanze di composizione negoziata alla settimana.

Al 15 aprile, figurano 1787 esperti iscritti agli elenchi regionali. Il maggior numero di esperti proviene dalla regione Lombardia (415), dalla Toscana (196), dal Veneto (196) e dal Lazio (186), rappresentanti il 55,57% del totale.

La quasi totalità degli esperti è rappresentata da commercialisti. Al 15 aprile, risulta che solo il 6% degli esperti ha ricevuto un incarico.

In allegato il rapporto UnionCamere


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